lunedì 9 marzo 2015

La psicologia del colore - parte 1

DALLA METAFISICA DELLA LUCE,
 ALLA LUCE OLTRE LO SPAZIO FISICO

liberi appunti ...


Lo spazio di Dio
Concezione mistica della natura e dell'universo, visione metafisica:
- la LUCE è un modello puro non esperibile, rappresenta la manifestazione dello spirito divino e della forza creatrice che agendo sulle tenebre, ordina il caos nel cosmo, dà l'avvio al tempo, allo spazio, alla vita.
Diversi miti rappresentano l'inizio nel mutamento di uno stato di potenzialità primordiale, attraverso la presenza della luce (fuoco, folgori, lampi, "Sia la luce" nella Bibbia).
- I COLORI sono lo spazio di Dio, si legano alla vita e alla divinità, sono considerati come la luce in un corpo definito, di cui costituiscono la bellezza e la perfezione, rivelatori della presenza di Dio. (v. ruolo della luce e del colore nelle vetrate nel medioevo)

Ma nella duplicità del simbolismo questa qualità mistica della luce e dei colori luminosi, si rovescia nella seduzione ingannevole e falsa (luce mondana, materiale, esibizione della ricchezza).

Lo spazio dell'uomo
Concezione razionale e empirica della natura e del cosmo:
- la LUCE è un mezzo che permette la visione delle cose
- il COLORE è un fattore che ne determina i confini, i volumi e le caratteristiche.
La luce e il colore sono strumento di conoscenza e organizzazione del sapere oggettivo.
Non più essenza ma apparenza, il colore diventa il tramite secondo cui la fisica si svela (qualità della materia, dell'uomo secondo classificazioni oggettive)
Ogni colore acquisisce una sfaccettatura ricchissima di simbologie e significati, a seconda delle epoche storiche e dei sistemi sociali.
Tre esempi:

BLU
Archetipi: mare, cielo, spiritualità, sentimento, trascendenza, quiete...
accanto a cui si sono stratificati significati aggiuntivi:
- barbarico (i latini lo attribuivano ai popoli d'Oltralpe)
- imperiale (rivalutato da Carlo Magno e successivamente da Napoleone)
- borghese (associato dai protestanti ai valori di sobrietà e lavoro, successivamente diventa colore dell'abito maschile borghese)
- proletario (dalla tela denim genovese che poi diventerà il tessuto jeans americano, tipico dei pantaloni da lavoro)
- libertario (adottato dalla Beat Generation come bandiera mondiale di un'ideologia giovanile libertaria = fantasia e creatività al potere)
- radicale (blue jeans) e conservatore (blue jackets), per il giornalismo politico americano

ROSSO
Archetipi: sangue, eros, vita, forza, coraggio, lotta...
acconto a cui abbiamo i diversi e opposti significati:
- sacrificale (sia nell'antichità che nell'antico testamento, v. patto di sangue tra Dio e il suo popolo, rosso dei paramenti della Chiesa ecc.)
- regale (la porpora era simbolo del potere di imperatori e generali... sotto Costantino il porpora diventa il colore delle vesti papali)
- corruzione e meretricio (seduzione e magnificenza, lusso insultante e corruzione, esibizione della ricchezza e dei potere profano, erotico, associato alle prostitute)
- popolare e socialista (potere delle masse popolari anticapitaliste, sangue rivoluzionario versato per la causa dei proletari...)
- del consumismo ludico (nell'ottocento il rosso sintetico ed economico viene rifiutato dal mondo del lusso, e nel novecento il  simboleggia il giocoso consumismo di massa, oggetti di plastica, novità, allegria ...)

VIOLA

 Archetipi: sintesi tra il blu del cielo e della trascendenza e il rosso del sangue e della vita, spirituale, magico, simbolico, simbolo del potere e della passione, dell'edonismo e della trasgressione.
Acanto a ciò, ci sono molteplici significati legati alla forte ambiguità della sua percezione e definizione linguistica (porpora dalle sfumature violacee o blu):
- del potere (presso impero latino e bizantino, magnificenza, comando, potere, esclusività)
- spirituale e magico (nell'antico Egitto si temeva il suo potere, colore dell'ametista, pietra usata a scopi magici e religiosi, v. Bibbia e anello dei vescovi=Pietra della Chiesa)
- della passione (legato alla settimana della passione e come segno di penitenza e di lutto, legato anche a valenze negative e superstiziose)
- edonista (decadentismo, segna il passaggio fra due secoli, compare e scompare, segna sempre un movimento di transizione e trasformazione)
- trasgressivo (tonalità ambigue e di difficili definizione, mutamento delle aspirazioni esistenziali collettive)


Lo spazio della scienza
Le invenzioni tecnologiche creano oggi necessariamente nuovi simboli.
Con la chimica e le vernici sintetiche, si ha una nuova omologazione visiva che ha cambiato il rapporto tra uomo e colore (prima era legato alla sua produzione, alle tinture naturali,da cui dipendevano le sue qualità: la resistenza nel tempo e la luminosità ecc.). I colori sono formule chimiche e matematiche ripetibili in maniera esatta.
La luce elettrica ha poi dato stabilità alla visione dei colori, e ha fatto nascere nuovi colori dalle tonalità elettriche: blu elettrico, fucsia, giallo fluorescente. Inoltre abbiamo nuove tinte (metallizzate, cangianti alla luce ecc.) e nuove caratteristiche (slavati, opacizzati, saturi o meno...)
Perciò oggi abbiamo una massificazione nel consumo e nella diffusione delle tinte che si uniformano universalmente.
Oltre la matematica abbiamo l'immaterialità della luce, nella realtà virtuale: lampada di Wood, colori della tv e del computer...)
Oggi abbiamo un nuovo simbolismo dei colori-luce: simbolo della potenza dell'uomo che supera la natura e la reinventa. Inoltre alcuni colori sono associati a esperienze tipiche della modernità (ad esempio il verde pallido e acido delle riprese video dei bombardamenti notturni ecc.).
Si superano perciò i pigmenti, in favore dei colori al fosforo, al plasma, led ecc.



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