giovedì 4 settembre 2014

Un desiderio realizzato


Era da molto tempo che volevo visitare la mostra dedicata a Frida Kahlo alle Scuderie del Quirinale a Roma.
Ci sono andata praticamente l'ultimo giorno, ma ne è valsa la pena.
Le sue opere sono molto sostanziose. Si esce dalla mostra con la pancia piena, nutriti di bellezza e cose vere.
C'è una tale ricchezza di simboli e rimandi che ad ogni quadro si aprono mondi diversi, per noi. In realtà è un unico mondo per lei: il suo.
Il percorso tra i suoi quadri sembra quasi un viaggio dentro un diario segreto. Molte delle sue opere appaiono molto intime e ci si sente come degli estranei che entrano di soppiatto in casa altrui, stupiti dalla meraviglia di quello che trovano.
Si tratta di pezzi di vita vissuta; tutta quanta; con tutta l'energia e la sofferenza che una vita può scaturire.
Sembra di entrare nella sua storia, come in un film (forse perchè sono condizionata dalla bellissima pellicola di Julie Taymor sul quale ho dato un esame di cinema e arti visive, qualche anno fa) che ti trasporta con tutti i suoi colori e le sue simbologie.
Sono stata molto colpita da questi due quadri, in particolare: 

L'amoroso abbraccio dell'universo, 1949
Mosè o nucleo solare, 1945


Sono sempre affascinata dai simboli e in queste due tele ce ne sono moltissimi.
Simboli della sua vita, simboli della religiosità, le divinità e tutti gli archetipi, ma anche gli esseri umani che lei ha sentito presenti nella sua epoca.
E allora mi sono lasciata trasportare in questo viaggio, mentre cresceva in me il desiderio di visitare la prossima mostra a Genova, e magari un giorno, chi lo sa, la sua "casa azul" a Coyoacàn. W Frida!


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