Oggi voglio soffermarmi sull'immagine della mente che pensa a se stessa, ovvero il cervello.
Questo è il mio:
Questo è il mio:
Il mondo in cui siamo cresciuti è fatto di polarità. Tutto è
determinato dal contrasto, dal polo mancante. Ad esempio, per poter comprendere
abbiamo bisogno di categorizzare e di dividere tutte le cose in due opposti. Di
conseguenza ogni cosa ha il suo doppio, che è il suo opposto.
Anche nei colori, ognuno ha il suo colore contrario, quello che
gli manca per ritornare completamente bianco, per ritornare all’unità. Ogni
singolo colore ha bisogno di tutti gli altri per dare nuovamente il bianco come
risultato. Ogni colore ha il suo complementare e unendosi ad esso produce il
bianco (di fatto una specie di grigio).
Anche dentro di noi coesistono il caos e il cosmo ordinato, due concetti complementari che fanno parte di noi. Dividiamo il nostro io in corpo e mente, testa e cuore… ma spesso queste divisioni ci causano sofferenza perché ci allontanano dalla nostra unicità e unità.
Se partiamo dal nostro CORPO che è la cosa primaria e reale che
abbiamo e che siamo, scopriamo che nel corpo ci sono molti esempi di dualità, a
partire dal cervello e dalle due parti di cui è costituito che sono collegate
da una struttura profonda centrale detto corpo calloso, ma delle cui funzioni
non si sa moltissimo.
Sappiamo che il corpo calloso fonde e concilia i due modi diversi
di percezione e che questo preserva la nostra unità, cioè la nostra sensazione
di essere una unica persona.
Il nostro cervello pertanto è doppio e ciascuna metà ha la propria
modalità di apprendimento e di percezione della realtà esterna. È come se
ognuno di noi avesse due menti, due coscienze, integrate fra loro da un fascio
di fibre nervose che si trova tra i due emisferi. Entrambi collaborano in
diversi modi: a volte cooperano e ciascuna metà mette in campo le proprie
capacità specifiche, a volte invece operano singolarmente, uno è più attivo e
l’altro è meno operoso. Sembra che possano anche andare in conflitto, e sembra
che alcune informazioni non vengano condivise dall’uno con l’altro.
Ecco le caratteristiche che vengono abbinate ai due emisferi.
L’EMISFERO SINISTRO è logico (procede in modo lineare per cause ed effetti, segue la sequenza temporale degli eventi), linguistico (nomina le cose con parole), analitico, simbolico (comprende segni alfabetici, numeri, simboli), astratto, riflessivo e metodico.
Viene associato a: maschile, yang, positivo, elettrico, chiaro.
L’EMISFERO DESTRO è analogico (lavora per somiglianze e differenze: analogie). È sensibile alla spazialità, alla forma e alla melodia ma non ha dimensione temporale, è sintetico e olistico (considera le cose nel loro insieme). È capace di esercitare l’immaginazione, intesa come attività della mente che consente di trascendere gli aspetti concreti e immediati di una particolare esperienza per rivolgersi ad aspetti astratti o non immediati, plausibili o fantastici. Si occupa della percezione dei colori, sentimenti, vibrazioni… del non verbale.
Viene associato a: femminile, lunare, yin, negativo, magnetico, scuro.
«Una delle caratteristiche della mente delle persone creative è la capacità di alternare con facilità processi primari e secondari: nei processi creativi entrambi gli emisferi giocano la loro parte. E, soprattutto, giocano insieme, anche se in differenti fasi del processo sono l’uno o l’altro a guidare il gioco».
Alberto Oliverio
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