lunedì 29 dicembre 2014

Lifelong education

Liberi appunti dal libro "La cura di sè nella relazione d'aiuto" Tullio Carere-Comes (terza parte)


L'essere umano ha bisogno di cura di sé o dell'anima per tutta la vita.
Ma nel caso dell'adulto, egli pensa di essere arrivato, immagina di essere persona adulta a tutti gli effetti e di non avere più bisogno di figure guida di tipo psicologico-spirituale.
La cura della sofferenza esistenziale (che è di tutti, che capita a tutti...) è competenza di ogni essere umano. Ogni essere umano è un filosofo in potenza, e lo è in atto nel momento in cui inizia a riflettere sul senso della propria esistenza.

Ecco i principi essenziali dell'educazione permanente:
- imparare a vivere con gli altri
- imparare a conoscere ... se stessi
- imparare a fare ... a mettere in campo tutte le strategie per vincere le resistenze al cambiamento
- imparare ad essere se stessi e a sviluppare le proprie potenzialità

Ma per formarsi, per imparare tutte queste cose, è necessario un atteggiamento nuovo, uno "sforzo di verità": la fiducia nel non sapere, cioè nei processi di vita e conoscenza, che sono affidabili perchè hanno una loro logica interna, una intelligenza intrinseca, contro la sfiducia che ci induce a esercitare ogni forma di controllo sugli eventi e sulle idee.
Bion "solo il sapere che nasce dal non sapere è vero".

E' necessaria l'oscillazione dialettica tra non sapere e sapere, tra O e K: un invito a non restare legati a ciò che si sa, ma a sospenderlo, a prenderne le distanze, per tornare a guardare le cose con uno sguardo fresco, incontaminato, per riconnettersi alla sorgente generativa di nuovi pensieri, intuizioni, ispirazioni. E' l'atteggiamento filosofico dell'epoché.
Il vero dialogo filosofico, inaugurato da Socrate, oscilla sempre tra sapere e non sapere.

Questo serve per la crescita personale, la conoscenza e la cura di sé, del proprio bambino interiore che evolve e impara per tutta la vita. Ma per fare questo è necessario vincere le nostre resistenze al cambiamento, di cui è bisogna avere consapevolezza:
la mancanza di questa consapevolezza si traduce di regola al sottrarsi da relazioni che costringerebbero a crescere e a scegliere invece relazioni più comode in cui non siamo messi in questione...


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